Ho letto con piacere e curiosità queste pagine di Nonna Bruna, alias Bruna Nizzola, scrittrice di origine nordica residente da tempo in Versilia.
Invece di raccontare la storia molto differenziata della sua famiglia nei modi classici e un po' faticosi del romanzo-fiume, ha scelto la forma più semplice e onesta della cronaca.
E' stata una scelta intelligente e felice.
In questo modo il romanzesco ha ceduto il passo ai nudi fatti che, per parlare al cuore, non hanno bisogno delle aggiunte, spesso scontate, dell'immaginazione. E lo stile ne ha guadagnato in asciuttezza e leggibilità.
I nonni, gli zii, le zie, etc.etc.etc., che compongono questo clan di origine mantovana in movimento di qua e di là dell'Appennino Toscano e della valle del Po, chi verso il Friuli, chi Verso la Luccesia, possono esserne grati all'autrice che li ha fissati in maniera viva e indelebile nel loro paesaggio e negli usi perduti della loro gente.
Manlio Cancogni
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Cancello dei ricordi