Prosegue l'azione narrativa di Bruna Nizzola nel mondo dei ricordi (familiari e non), che per lei diventa – miracolosamente – un pozzo di S.Patrizio,
nel quale attingere sempre nuovi, anzi "vecchi" episodi del serial con cui affascina i suoi lettori (grandi e piccoli).
"Il Messaggio", che ha per sottotitolo: racconti brevi, brevissimi, inconsistenti, e "Sinite parvulos", che ha per sottotitolo:
i bimbi ci guardano in un modo o nell'altro, sono due nuove serie del serial.
Stile veloce, scarno, immediato. Lettura facile e felice riflessione. Guardare indietro, nell'album dei ricordi, è guardare avanti all'infinito.
Le cose vere della vita sono tante e sono poche, ma soprattutto hanno sempre il medesimo incedere nel tempo e nello spazio.
Nulla è nuovo sotto il cielo, tutto è nuovissimo nel nostro cuore.
Vanno di moda le "scuole" di scrivere creativo. Scrittori e scrittrici si dànno da fare a "insegnare" a questo e a quello a diventare scrittore.
Questo e quello non ci pensano assolutamente e non diventano scrittori. Tutt'al più vanno a infoltire l'incredibile schiera di coloro che riempiono
pagine e pagine di non si sa bene cosa. Più vado avanti e più mi convinco che scrittori non si diventa.
Solo se si è nati scrittori, si riesce a fare della pagina uno specchio di vita.
Bruna Nizzola ha questa capacità e la esercita con semplicità, serenità e buongusto.
Resta un mistero come faccia, in un'epoca così vociante e catastrofica.
Raffaello Bertoli
poeta, scrittore, giornalista
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Il Messaggio