Avevo nella memoria gli oli e gli acquerelli di Bruna Nizzola attentamente osservati in una mostra a Torre del Lago qualche anno fa e che una pubblicazione ("Bruna Nizzola d'acqua e di colore" presentata da Lodovico Gierut) confermava nelle vedute di Massaciuccoli; soprattutto innestando nel ricordo uno splendido ulivo che nella tecnica della sanguigna riproduceva certi versi di Ungaretti evitando di farne una banale illustrazione.
Ora scorro le pagine della sua narrativa ("Il Messaggio" e "Sinite parvulos", due volumi anch'essi affidati alla presentazione colta di Gierut) e avverto che la prosa della Nizzola è fluida come il segno della grafica che l'accompagna a illustrarne gli episodi rimarchevoli: un'ottima combinazione di due espressioni complementari che si trascinano dentro anche le visioni pittoriche del lago, offrendo in tal modo all'osservatore il senso della completezza dell'opera.
E del bello stile che l'artista-scrittrice esibisce disinvoltamente a lodevole livello.

Tommaso Paloscia
giornalista e critico d'arte
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Il Messaggio